Il contesto territoriale





Il progetto "N.O.I. - Nuove Opportunità Internazionali" si svolgerà nel voivodato della Slesia presso la città di Czestockowa.

Slesia (ted. Schlesien; ceco Slezsko; pol. Śląsk) Regione storica dell’Europa centrale (50.000 km2 ca.), priva di confini naturali ben definiti, compresa per la maggior parte nell’alto bacino dell’Oder e in misura minore in quello della Vistola. Comprende il versante settentrionale dei Sudeti e quello nord-occidentale dei Beschidi, la sottostante regione pedemontana (Alta S.) e un ampio lembo del bassopiano polacco (Bassa S.). Il clima è di tipo temperato con caratteristiche continentali. 
La regione è divisa tra la Polonia (cui spetta quasi tutta la Bassa S. e la maggior parte dell’Alta S.) e la Repubblica Ceca (in cui ricade il resto del territorio alto-slesiano, incluso nella prov. della Moravia-S.); una piccola porzione della Bassa S. appartiene alla Germania (circondario di Görlitz, che nel 2008 ha assorbito il circondario della Bassa S.-Alta Lusazia).
Zona di insediamento slavo a partire dal 10° sec., la S. fu progressivamente germanizzata negli ultimi secoli del Medioevo e nell’età moderna, ma la popolazione tedesca è stata drasticamente ridotta a causa delle espulsioni seguite all’assetto politico determinato dagli esiti della Seconda guerra mondiale.
La S. è molto ricca di giacimenti carboniferi, per lo più compresi in territorio polacco (bacino dell’Alta S., bacino di Wałbrzych, nei Sudeti) e solo in piccola misura in territorio ceco (distretto di Ostrava), i quali sono alla base della marcata industrializzazione della regione (industria metallurgica, chimica, tessile). L’agricoltura (barbabietola da zucchero, patate, cereali) è discretamente sviluppata nella Bassa S., dove incontra favorevoli condizioni pedologiche. Le città principali sono Breslavia, Katowice, Bytom, Gliwice, Wałbrzych, Opole nella parte polacca, Ostrava in quella ceca.
Cristianizzata poco prima del 1000, la S. fu per tutto l’11° sec. teatro di lotte fra Tedeschi, Polacchi e Cechi, rimanendo polacca con Boleslao III. Il processo di germanizzazione ebbe inizio nel 13° sec., quando i vari centri della regione erano retti da principi originari della famiglia dei Piasti. Essendo deboli i legami con la Polonia, la S. rimase a lungo oscillante fra il regno di Boemia e la Polonia, e i duchi slesiani si appoggiarono di volta in volta ai maggiori complessi statali confinanti, finché finirono per riconoscere la sovranità boema, consolidatasi nel 1339. Devastata dalle guerre hussite, contesa fino al 1479 fra Mattia Corvino e Giorgio di Poděbrady e quindi Ladislao di Polonia, eletto re di Boemia nel 1471, la S. rimase poi a Ladislao grazie all’unione personale ungaro-boema. La Riforma vi trovò ampia diffusione; devastata durante la guerra dei Trent’anni, con il trattato di Aquisgrana (1748) passò alla Prussia (eccetto Troppau e Teschen); la S. divenne poi con la Ruhr il maggiore centro minerario della Germania.
Con una superficie di circa 12 294 km2, la Slesia ha quasi 5 mln di abitanti ed il capoluogo di regione è Katowice, sede anche dell’aeroporto internazionale “Katowice – Pyrzowice”

La repubblica polacca è una repubblica parlamentare, la sua costituzione attuale è stata adottata nel 1997. Il potere legislativo è esercitato da un Parlamento bicamerale: il Sejm e il Senat.
Il potere esecutivo viene esercitato dal Primo Ministro e un Consiglio dei Ministri, che vengono nominati dal Capo di Stato, ma che condividono con questo alcune competenze (difesa nazionale, politica estera) similmente al sistema francese.
Il Presidente della Repubblica viene eletto a suffragio diretto, al pari della camere del Sejm e del Senato, a cui compete la funzione legislativa e il controllo politico sul governo. Il presidente attuale è Andrzej Duda.
La struttura del governo è centrata sul Consiglio dei Ministri, guidato dal Primo Ministro. Il potere giudiziario è rappresentato dalla Corte Suprema e dal Tribunale Costituzionale.
Dal 1 gennaio 1999, la Polonia è suddivisa in 16 voivodati. Il voivodato è un’unità del territorio con un proprio consiglio regionale. Il voivodato in Polonia corrisponde alla regione in Italia. Il voivodato si suddivide in powiat, che corrispondono alle province in Italia.







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